Il governo cinese ha vietato ai "buddha viventi" del Tibet di reincarnarsi senza aver prima ottenuto il permesso dalle autorità competenti.
Il regolamento, in vigore dal prossimo 1° settembre, per morire e rinascere senza il documento c'è pertanto ancora del tempo, precisa che non saranno riconosciuti tutti i buddha che dovessero reincarnarsi senza tale "approvazione" da parte dello Stato.
Il decreto, in realtà, mira a cancellare il ruolo di qualsiasi guida spirituale oggi difficilmente controllabili dal governo. Tra questi compare ovviamente anche il Dalai Lama.
da:Tiscali notizie
Vorrei segnalarvi anche questo simpatico articoletto
Che qualcuno ci salvi.
lunedì 13 agosto 2007
Divieto di reincarnazione
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